Mercintreno 2022, il caro energia mette a rischio blocco il trasporto su rotaia
Molte le voci di allarme dal Forum annuale di Roma. Nel settore mancano 3mila macchinisti
“Il costo dell’aumento dell’energia elettrica per il trasporto ferroviario delle merci rischia di bloccare il settore. Gli aiuti previsti nel decreto approvato la scorsa estate non sono sufficienti a compensare gli aumenti. Si consideri che l’aumento è del 517% rispetto allo stesso periodo del 2020”. Questo l’allarme lanciato dal presidente di FerMerci Clemente Carta durante i lavori del Forum Mercintreno 2022. Il principale centro studi del trasporto ferroviario merci si è riunito a Roma nei giorni scorsi, alla presenza di 40 partecipanti tra stakeholder del comparto e rappresentanti delle istituzioni.
Tra i temi trattati nelle tre sessioni di lavoro, le nuove sfide imposte dalla crisi energetica al trasporto merci, l’innovazione come opportunità per rispondere all’aumento della domanda del mercato, l’impatto del Pnrr sul sistema, gli scenari e le soluzioni possibili per incentivare l’intermodalità. Dai lavori del Forum sono emerse inoltre importanti osservazioni, condivise da tutti i partecipanti. L’innovazione tecnologica, per esempio, può essere il volano di una vera rivoluzione nell’ambito della sicurezza. Anche il Pnrr si configura come chance da non perdere per dare un colpo di manetta allo shift modale, cioè al trasferimento delle merci dalla gomma al ferro. Per passare dai ‘sogni’ alla realtà, come spesso ripetiamo dal nostro giornale, sono peraltro necessarie scelte politiche coerenti. Il comparto ferroviario ha bisogno di risposte concrete. Gli interessi del settore merci – è bene ribadirlo – vanno rappresentati in quanto interessi complessivi del Paese, che deve restare competitivo. Tra le scelte più opportune va considerata quella del trasporto combinato. “Come Polo Logistica – dichiara Gianpiero Strisciuglio, ad di Mercitalia Logistic, società del Gruppo Fs – ci stiamo confrontando con i partner del settore, dallo shipping alla gomma per il primo e l’ultimo miglio, e con il mondo delle infrastrutture. Supportati da una regolazione adeguata, sono sicuro che troveremo la risposta per questa sfida della logistica e dello shift modale che ci vede tutti protagonisti”.
Ultima, ma non meno importante, la sicurezza. In merito a questo tema, il direttore di Ansfisa Domenico De Bartolomeo ha parlato di un numero di incidenti molto ridotto rispetto a quelli complessivi: registrati 4-5 episodi l’anno. Un valore assoluto basso ma di un certo peso, se messo in rapporto col traffico. Affinché questo valore rimanga tale, oppure progredisca, dovrà migliorare il sistema complessivo su cui si basa il controllo del rischio. “Elemento fondamentale per il buon funzionamento del sistema è il fattore umano – ha messo a fuoco De Bartolomeo – L’attività di controllo va fatta ordinariamente, ma non può essere a ciclo continuo quindi ci deve essere una responsabilizzazione sulle procedure di sicurezza generalizzata e diffusa fra tutti gli operatori”.
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