Interviene per la Confederazione FerCargo il Presidente Luigi Legnani alle ore 13.45:

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La transizione green viaggia su ferro: le nuove politiche tra PNRR e shift modale europeo

Focus sulle politiche per il trasporto ferroviario a partire dagli obiettivi Ue di shift modale e dagli interventi finanziati dal PNRR.

Il mondo del trasporto è una realtà caratterizzata dalla presenza di diversi attori, ognuno dei quali rappresenta il tassello di una filiera articolata.

Comprenderne il funzionamento e capire in che direzione sta andando significa avere gli strumenti per capire meglio anche le tendenze dell’economia italiana.

Trasporti e logistica, in particolare, sono lo specchio della produzione nazionale e allo stesso tempo sono uno strumento a suo pieno servizio.

L’importanza del settore dei trasporti merci in Italia è evidente se si considera la crescita dell’interscambio italiano a livello globale. Questo significa che dipendiamo in gran parte dal trasporto di merci per sostenere la nostra economia, ma anche la mobilità delle persone può dirci molto sullo stato di salute del nostro Paese e dei flussi turistici, un’altra parte significativa del Pil.

L’evento Trasporti: nel cuore dell’economia parte proprio da questo per aprire una finestra su questo mondo, attraverso una serie di focus sulle varie modalità (ferro, gomma, aereo, mare) e le voci delle molteplici realtà che lo caratterizzano.

Dal prossimo 2 maggio Floriana Buccioni sarà il nuovo Segretario Generale di FerCargo, Confederazione del Cargo Ferroviario, che rappresenta le imprese ferroviarie, nonché quelle della manovra, dei terminal e della fornitura dei mezzi di trazione che si sono sviluppate con la liberalizzazione del settore.

Buccioni, classe 1972, proviene da una esperienza professionale di oltre 20 anni in Confindustria, dove ha seguito le diverse realtà del mondo dei trasporti: dal trasporto su strada a quello ferroviario (merci e TPL), interporti, logistica e supply-chain.

Riconosciuta nella realtà imprenditoriale e istituzionale come un valido riferimento del sistema associativo, ha maturato anche una significativa esperienza nel campo della 

formazione.

Le Associazioni di categoria Assoferr, Fermerci e FerCargo hanno scritto al Ministro Salvini esprimendo forte preoccupazione sulla mancanza di informazioni circa lo stato di attuazione della misura di sostegno “Ferrobonus”.

La misura rappresenta una forma di sostegno imprescindibile per l’intera filiera intermodale del trasporto ferroviario delle merci, a condizione che venga corrisposta annualmente, in assoluta continuità e senza ritardi.

Ferpress

La Commissione europea ha approvato il piano della Germania da 1,1 miliardi di euro per compensare gli operatori del trasporto ferroviario che utilizzano la trazione elettrica nel contesto del recente aumento dei prezzi dell’elettricità. È quanto fa sapere l’esecutivo comunitario in una nota. La misura contribuirà a garantire che il settore ferroviario rimanga competitivo preservando al contempo le prestazioni ambientali delle ferrovie elettriche, in linea con gli obiettivi della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente della Commissione e del Green Deal europeo.

L’aiuto assumerà la forma di riduzioni mensili delle bollette dell’elettricità degli operatori del trasporto ferroviario di merci e passeggeri. I fornitori di energia elettrica saranno quindi rimborsati dallo Stato tedesco solo per il sostegno economico fornito agli operatori del trasporto ferroviario. Il regime coprirà l’elettricità consumata tra il primo gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.

“Questo piano da 1,1 miliardi di euro – ha affermato la vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, Margrethe Vestager – consentirà alla Germania di supportare la trazione elettrica che rappresenta una modalità di trasporto più sostenibile a livello ambientale. Aiuterà la Germania a realizzare i propri obiettivi nell’ambito del Green Deal europeo riducendo, allo stesso tempo, i crescenti costi dell’elettricità per gli operatori dei trasporti e apportando benefici ai passeggeri”.

Lastampa.it

Il “tema infrastrutture in Italia non viene affrontato con una visione da almeno 25 anni, purtroppo fa sei accumulati ritardi e sappiamo bene che colli di bottiglia nel nostro sistema infrastrutturale ci sono nelle Marche e in varie altre aree del Paese”. Così il vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi che ha partecipato nel pomeriggio al Teatro delle Muse ad Ancona alla celebrazione per i 120 anni della Frittelli Maritime Group, azienda storica del settore marittimo con 100 milioni di euro di fatturato e 600 dipendenti.

Sulle infrastrutture, ha insistito Rixi, “bisogna dare delle risposte immediate, in parte lo abbiamo fatto ad esempio con i tavoli creati al ministero sui cantieri autostradali”; “purtroppo quando si interviene su opere in esercizio qualsiasi lavoro viene fatto – ha ammesso il vice ministro – ha la conseguenza di disagi e aumento di pericolosità della circolazione stradale. Rivedremo in parte alcune norme ma dobbiamo anche pensare al futuro”. Rixi ha parlato di “terza corsia” A14″ ma anche di “pensare di cambiare alcune regole ai concessionari per poter avere opere nei prossimi anni di carattere autostradale e guardare anche la viabilità statale”.

Il vice ministro ha auspicato “un’accelerazione da parte di Anas del completamento di alcune opere che potrebbero consentire di dirottare alcuni flussi di traffico”. C’è poi il tema “dorsale ferroviaria che è importante e siamo in una delle arterie trainanti del paese da nord a sud: su questo come ministero – ha ribadito – continueremo a insistere devono messe a regime un ‘ferro-bonus’ e un ‘mare-bonus’ per consentire di portare gran parte del traffico pesante su ferrovia e su mare dove grazie al cielo basta mettere una linea di navigazione. Quando si lavora – ha concluso – dobbiamo avere la capacità di svuotare alcune arterie altrimenti la difficoltà di riuscire a fare interventi importanti di riqualificazione in tempi celeri diventa un’impresa praticamente impossibile”

ANSA

L’Associazione FerCargo si conferma punto riferimento delle Imprese Ferroviarie Cargo operanti in Italia: dal 2023 entra in Associazione anche l’impresa Ferroviaria LTE Italia. La Confederazione del Cargo Ferroviario, alla quale aderiscono le Associazioni FerCargo, Assorotabili, FerCargo Terminal e FerCargo Manovra, consente di rappresentare il settore ferroviario nella sua complessità e di contribuire al perseguimento degli obiettivi di riequilibrio modale fissati a livello europeo.

“Stiamo lavorando sodo per rendere le ferrovie autonome! Sfortunatamente, la nostra soluzione non è ancora disponibile. Non esitate a contattarci se volete saperne di più sulla nostra tecnologia Full self-driving per il trasporto ferroviario”. È con questo annuncio contenuto nel proprio sito aziendale che la Otiv, una società con sede a Gent in Belgio, con prudente realismo ma anche con uno sguardo ottimista rivolto in avanti, annuncia quello che sarà il prossimo passo verso la conduzione autonoma dei treni e in particolare di quelli merci. Otiv è una start-up che si occupa a 360 gradi di automazione nei trasporti e finora ha studiato e proposto soprattutto soluzioni tecnologiche di assistenza alla guida, ma ora si appresta al salto in avanti.

Gli specialisti belgi hanno stretto un’intesa con la società olandese Mobility42 e con la malese Rail Systems Engineering per arrivare a definire un prototipo operativo da sviluppare insieme a un’impresa ferroviaria europea. Otiv si è prefissata un tempo massimo di due anni e ha prenotato l’utilizzo della Betuweroute, la linea ferroviaria merci ad alta capacità che collega Rotterdam con il confine tedesco a Zevenaar. Qui sarà testato il primo treno merci autonomo in composizione pesante.

Le condizioni della Betuweroute sono ideali in quanto in questa fase si potranno sfruttare in tutta sicurezza le caratteristiche di questo corridoio ferroviario senza rischi di interferenze. Non a caso questa linea è stata usata anche in passato come banco di prova per testare diverse soluzioni tecnologiche in quanto non è costellata da stazioni, non presenta passaggi a livello e offre numerosi attraversamenti protetti per la fauna selvatica in modo da azzerare il rischio di eventuali investimenti.

Il treno merci autonomo, indicato dall’azienda belga come livello tre (Otiv.Three) fa tesoro dell’evoluzione tecnologica costituita dalle due fasi precedenti. In particolare, nella prima (Otiv.One) era stato messo a punto un dispositivo per il rilevamento remoto degli ostacoli che può equipaggiare soprattutto i locomotori da manovra. Test con esiti positivi sono stati condotti insieme alle ferrovie francesi Sncf, alle tedesche DB e alle olandesi NS e ProRail.

In seguito, è stato messo a punto un sistema di assistenza alla guida (Otiv.Two) che in una prima fase si è deciso di testare su tram e veicoli ferroviari leggeri in collaborazione con imprese di trasporto spagnole. Ora arriva la sfida più impegnativa, quella di garantire la guida autonoma di un treno merci pesante in piena linea e non in un semplice raccordo. Questo progetto viene sviluppato insieme al consorzio Remoot e utilizzerà nelle prove la Betuweroute dove si testerà sia la guida completamente autonoma, sia il controllo remoto del treno. Otiv ha già trovato investitori finanziari a supporto del progetto a dimostrazione dell’interesse legato a questa innovazione tecnologica. Inutile sottolineare i possibili vantaggi in termini di riduzione dei costi per una tradotta merci senza conducente guidata da una sala operativa a distanza.

TrasportoEuropa.it

Le criticità del comparto ferroviario per le necessarie azioni correttive

L’Associazione FerCargo si conferma punto riferimento delle Imprese Ferroviarie Cargo operanti in Italia: dal 2023 entra in Associazione anche l’impresa Ferroviaria BLS Cargo Italia. 

La Confederazione del Cargo Ferroviario, alla quale aderiscono le Associazioni FerCargo, Assorotabili, FerCargo Terminal e FerCargo Manovra, consente di rappresentre il settore ferroviario nella sua complessità e di contribuire al perseguimento degli obiettivi di riequilibrio modale fissati a livello europeo. 

Per maggiori informazioni è possibile consultare www.confercargo.it e partecipare ai prossimi eventi che vedranno la partecipazione di FerCargo.

Bologna L’ Emilia-Romagna punta sui treni merci. A disposizione c è un bando da 6,4 milioni di euro, di cui il 10% sarà riservato anche al trasporto fluviale e fluvio marittimo. Fondi, come annuncia la Regione, indirizzati agli operatori del trasporto multimodale e alle aziende logistiche per il triennio 2023-25 con l obiettivo di spostare sempre più camion dalle strade. Del resto trasportare merci su gomma ha un costo esterno 21 volte più elevato rispetto al trasporto ferroviario e provoca un consumo di energia di 2,5 volte superiore al trasporto su ferro, a parità di tonnellate movimentate. E i benefici ambientali ottenuti dal 2009a oggi spostando le merci dalla gomma al ferro si possono riassumere in un risparmio di emissioni di 220.000 tonnellate diCO² equivalenti e oltre 30.000 chili di Pm, particelle di polvere che rimangono sospese nell’ aria e sono dannose quando inalate. Con questo nuovo bando la Regione prevede di spostare dalle strade alla ferrovia oltre 4,8 milioni di tonnellate di merci paria circa 173.000 veicoli diesel pesanti

Gazzetta Di Modena