Dal prossimo 2 maggio Floriana Buccioni sarà il nuovo Segretario Generale di FerCargo, Confederazione del Cargo Ferroviario, che rappresenta le imprese ferroviarie, nonché quelle della manovra, dei terminal e della fornitura dei mezzi di trazione che si sono sviluppate con la liberalizzazione del settore.

Buccioni, classe 1972, proviene da una esperienza professionale di oltre 20 anni in Confindustria, dove ha seguito le diverse realtà del mondo dei trasporti: dal trasporto su strada a quello ferroviario (merci e TPL), interporti, logistica e supply-chain.

Riconosciuta nella realtà imprenditoriale e istituzionale come un valido riferimento del sistema associativo, ha maturato anche una significativa esperienza nel campo della 

formazione.

Il progetto ha visto la partecipazione di un consorzio di attori regionali e nazionali di primissimo livello, con capofila Consorzio ZAI (Interporto di Verona) e in qualità di partner la Regione del Veneto, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale (Porti di Venezia e Chioggia)

FerPress.it

Il 2022 dell’interporto di Bologna si è chiuso con una leggera flessione del traffico di camion, il quale, con 1,919 milioni di passaggi (entrate ed uscite), è rimasto dell’1,1% al di sotto dei numeri dell’anno precedente. A contribuire a questo andamento è stato anche il mese di dicembre, durante il quale lo scalo di Bentivoglio ha assistito al transito di 152.238 mezzi, il 4,8% in meno rispetto allo stesso mese del 2021.

Di segno opposto la dinamica che si è osservata sul fronte del traffico ferroviario. Qui l’interporto bolognese ha infatti mostrato una progressione marcata (benché inferiore a quella vista alla fine del dicembre 2021) sia per numero di treni che di carri transitati dai suoi binari. I convogli sono stati infatti 5.074, l’8,4% in più rispetto ai 4.680 dell’anno prima, mentre i vagoni gestiti sono cresciuti del 12,7%, arrivando a quota 76.468.

supplychainitaly.it

Alstom sta sviluppando la guida completamente autonoma di livello GoA4 – che prevede l’avvio, la guida, l’arresto e la gestione di ostacoli o eventi imprevisti in modo completamente automatico, senza il coinvolgimento diretto del personale – sui locomotori di manovra. A novembre, la società ha svolto una dimostrazione a Breda, nei Paesi Bassi, in collaborazione con il gestore dell’infrastruttura olandese ProRail e con la compagnia belga di trasporto merce Lineas. La dimostrazione chiude una serie di sperimentazioni svolte insieme dalle tre società.

Alstom spiega che lo scopo dell’evento era “illustrare il perfetto funzionamento tra il sistema intelligente di rilevamento e riconoscimento degli ostacoli (ODS) e il sistema Automatic Train Operation (ATO) di Alstom nel permettere al treno di reagire autonomamente a vari ostacoli”. Quindi, prosegue la nota “si apre la strada a un utilizzo più ampio della guida autonoma nelle operazioni di manovra, con l’obiettivo di aumentare la capacità delle attività di trasporto merci su rotaia”.

La dimostrazione è stata fatta con un locomotore diesel-idraulico di Lineas equipaggiato con la tecnologia ATO di Alstom, che era connessa a un sistema di rilevamento intelligente ODS degli ostacoli sviluppato da Niart by Eltal. Mentre viaggiava in modo autonomo, il locomotore si è trovato di fronte vari ostacoli: una persona, un’auto, un vagone ferroviario e un deviatoio posizionato in modo errato e ha reagito in modo corretto senza intervento umano.

Il sistema ODS è efficace fino a una distanza di 500 metri, offrendo così un “significativo margine di sicurezza” negli impianti di smistamento. È un sistema di percezione che opera attraverso un radar digitale ad alta risoluzione abbinato a un’ottica multispettrale e alimentato da algoritmi classici e di apprendimento automatico, per rilevare e classificare gli ostacoli sul percorso del treno in tutte le condizioni atmosferiche e di visibilità.

Alstom ha già sperimentato il sistema ATO in Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera e Gran Bretagna e lo ha applicato in sistemi di trasporto metropolitano in tutto il mondo. “I treni automatici possono circolare più vicini tra loro, aumentando di fatto la capacità della rete”, spiega la società “Inoltre, grazie a un funzionamento più uniforme, si ha una maggiore efficienza energetica. L’automazione nel settore ferroviario è un modo per gli operatori di massimizzare la produttività delle loro reti, senza apportare costose modifiche all’infrastruttura”.

TrasportoEuropa