“Multimodalità: più efficienza, meno costi, maggiore velocità di consegna”, con l’obiettivo di tracciare le possibili linee di sviluppo dell’Intermodalità e le modalità per incrementarla nel prossimo futuro.

Per partecipare gratuitamente basterà collegarsi al seguente link: https://bit.ly/455slv7

Dal prossimo 2 maggio Floriana Buccioni sarà il nuovo Segretario Generale di FerCargo, Confederazione del Cargo Ferroviario, che rappresenta le imprese ferroviarie, nonché quelle della manovra, dei terminal e della fornitura dei mezzi di trazione che si sono sviluppate con la liberalizzazione del settore.

Buccioni, classe 1972, proviene da una esperienza professionale di oltre 20 anni in Confindustria, dove ha seguito le diverse realtà del mondo dei trasporti: dal trasporto su strada a quello ferroviario (merci e TPL), interporti, logistica e supply-chain.

Riconosciuta nella realtà imprenditoriale e istituzionale come un valido riferimento del sistema associativo, ha maturato anche una significativa esperienza nel campo della 

formazione.

Il progetto ha visto la partecipazione di un consorzio di attori regionali e nazionali di primissimo livello, con capofila Consorzio ZAI (Interporto di Verona) e in qualità di partner la Regione del Veneto, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale (Porti di Venezia e Chioggia)

FerPress.it

Verso un decreto infrastrutture per regolamentare gli interporti. Lo ha annunciato il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, nel corso di un evento ad Ancona per celebrare i 120 anni delle Frittelli Maritime Group.

Secondo Rixi, il decreto darà linee guida per integrare i flussi di traffico nelle varie intermodalità, creando ridondanze e direttrici prevalenti sulle merci e realizzando anche l’integrazione reale della rete. Il trasporto ferroviario, che in Italia ha sempre puntato più sui passeggeri che sulle merci, dovrà essere ripensato in parte.

Una regolamentazione nazionale e prospettica degli interporti

Il vice ministro ha anche sottolineato l’importanza di evitare che la crescita dei porti-città come Ancona comporti esternalità negative che ricadano sulla cittadinanza, rischiando di bloccare opere importanti a livello nazionale.

Rixi ha infatti sottolineato la necessità di contemperare le esigenze del porto a crescere con la tutela dell’ambiente e del territorio circostante, puntando sulla realizzazione di “ultimo miglio” ferroviari. Secondo Rixi, un governo coeso e con una visione unitaria sarà in grado di gestire l’intera situazione e di garantire una regolamentazione nazionale e prospettica degli interporti.

Trasporti-Italia.com

Parte il corridoio ferroviario merci tra Grecia e Bulgaria

Si avvicina ai blocchi di partenza il progetto per realizzare un corridoio ferroviario merci tra la Grecia settentrionale e la Bulgaria ai confini con la Romania. L’obiettivo di Sea2Sea, questo il nome dato al programma, è sviluppare una direttrice ferroviaria che colleghi i porti greci di Thessaloniki (Salonicco), Kavala e Alexandroupoli (Alessandropoli) con i porti bulgari del Mar Nero di Burgas e Varna ed estendendosi fino al confine bulgaro-rumeno di Ruse, il maggiore porto fluviale sul Danubio in Bulgaria. Secondo le autorità greche per fare di quest’area un centro logistico diffuso è essenziale connettere i porti con la ferrovia in una visione che abbraccia tutto lo spazio geografico dall’Egeo al Mar Nero.

Le merci in container che potrebbero beneficiare del nuovo collegamento ferroviario, secondo una prima stima, valgono 650 milioni di euro l’anno. Grecia e Bulgaria intendono costituire una società mista per gestire il progetto che potrebbe essere sostenuto finanziariamente dall’Europa attraverso il programma Connecting Europe Facility, rivolto proprio a questo tipo di interventi.

La prima a muoversi sarà la Grecia in quanto ha già delineato un primo pacchetto di opere da realizzare entro il 2027-2028 dove si prevede che i relativi contratti di costruzione saranno firmati nel corso del 2023. Con un investimento di circa quattro miliardi di euro si interverrà sui collegamenti ferroviari tra Thessaloniki e Toxotes, centro posto a poco più di una trentina di chilometri a nord-est di Kavala, e un secondo segmento che va da Alexandroupoli a Ormenio, la località più settentrionale di tutta la Grecia a una manciata di chilometri dal confine con la Bulgaria.

In particolare, la prima tratta che vale quasi 1,7 miliardi di euro prevede la costruzione di una nuova linea ferroviaria elettrificata e a standard europeo lunga poco più di 200 chilometri che completa il corridoio ferroviario tra Thessaloniki e Kavala con la rete ferroviaria greca esistente. Questa nuova direttrice ridurrà di tre ore i tempi di transito tra Thessaloniki e Alexandroupoli.

Il secondo intervento invece va da quest’ultima località a Ormenio e comporta una spesa di poco superiore al miliardo di euro. In questo caso verrà ristrutturata e potenziata la linea ferroviaria esistente, ora a binario singolo, lunga poco meno di 180 chilometri, che sarà quindi raddoppiata ed elettrificata secondo lo standard europeo. Questo secondo intervento ha una forte valenza transfrontaliera in quanto coinvolge direttamente Grecia e Bulgaria, ma sullo sfondo anche la Turchia, in quanto tocca un’area geografica caratterizzata da tre confini di stato.

Trasportoeuropa.it

L’azienda genovese preannuncia anche l’avvio di un altro collegamento sempre dallo scalo romagnolo verso Dinazzano

Il suo avvio era stato preannunciato dall’amministratore delegato Iganzio Messina lo scorso novembre ma ora è concretamente partito un nuovo servizio ferroviario dall’Adriatico verso il Nord Italia curato dalla Ignazio Messina & C.

“Abbiamo inaugurato il primo servizio di trasporto merci convenzionali che collega il porto di Ravenna al nostro terminal terrestre di Segrate, IML – Terminal Intermodale Messina Segrate” ha fatto sapere il gruppo genovese, aggiungendo che “il primo treno completato ha trasportato 1.100 tonnellate nette di merce varia, utilizzando 20 vagoni special equipment”.

Questa novità non rimarrà isolata perchè “è in fase avanzata anche la caricazione di un treno che collegherà per la prima volta il porto di Ravenna con gli inland terminal di Dinazzano (Reggio Emilia) e Segrate (Milano) e che verrà operato in modalità mista, combinando il trasporto container alle merci varie”. Il Gruppo Messina fa sapere che “sono inoltre allo studio collegamenti similari da e per il porto di Genova”.

Queste attività rientrano in un più strutturato piano di potenziamento della logistica integrata del Gruppo Messina sia in Italia che all’estero. “In particolare, la spiccata vocazione alle attività multipurpose e project impone azioni sempre più diversificate con particolare attenzione ai vari segmenti merceologici che viaggiano non solo in containers” sottolinea in conclusione l’azienda.

Shippingitaly.it

l concetto di mobilità sostenibile va via via a diffondersi sempre più, in particolar modo tra le aziende leader dei vari settori che hanno un ruolo primario nella lotta contro il cambiamento climatico. È per questo che nell ambito dei trasporti, il trasporto intermodale descritto così nel documento Terminology on combined Transport “movimento di merci nella stessa unità di carico o sullo stesso veicolo stradale, che utilizza due o più modi di trasporto, e che non implica il trattamento diretto della merce nelle fasi di trasbordo”, sta riscontrando sempre più successo essendo un alternativa vantaggiosa alle tradizionali modalità utilizzate negli anni passati. I vantaggi del trasporto intermodale sono molti: uno di questi è sicuramente la sicurezza. Infatti, attraverso questa tipologia di trasporto, la merce disposta all interno dei contenitori non subisce pericoli perchè sono resistenti e protettivi. Inoltre, la Chemical Express è stata la prima azienda italiana ad applicare sui tank containers dei dispositivi satellitari che permettono la rilevazione da remoto del grado di riempimento del tank, della temperatura dei prodotti trasportati e monitorano le operazioni di riscaldamento.Un altro fattore da tenere in considerazione è senza dubbio l aspetto ambientale. L ecosostenibilità, tematica da sempre molto importante per la Chemical Express, viene supportata attraverso l intermodale che riduce notevolmente le emissioni di CO2: ci avviciniamo così sempre più verso una logistica sostenibile. In questo modo vedremo ridurre l inquinamento atmosferico ed acustico, facendo anche diminuire drasticamente il numero di automezzi pesanti che viaggiano sulle strade, rendendo queste meno trafficate e più sicure.

La Repubblica Napoli 

«rendere strutturale il Ferrobonus; varare strumenti per lenire la speculazione energetica; incentivare l’intermodalità e completare i corridoi europei; favorire il reshoring della costruzione dei carri per il rientro di competenze ora emigrate nelle aziende extra- Ue»

Come riporta FS News, lo ha ricordato Gianpiero Strisciuglio, AD di Mercitalia Logistics, società capofila del Polo Logistica del Gruppo FS, nell’ambito del convegno “Lo sviluppo infrastrutturale del paese. Le scelte del mondo economico”, organizzato a Roma da Unioncamere e Uniontrasporti e dedicato al tema delle infrastrutture, degli investimenti, delle esigenze logistiche delle imprese. “Il nostro Piano Industriale decennale è fortemente incentrato sulla logistica”, ha evidenziato Strisciuglio che poi ha aggiunto come “la sfida del raddoppio della quota di merci trasportate via treno si importantissima, ma per raggiungerla dobbiamo recuperare competitività, puntando tutto sull’intermodalità dei trasporti”.

Intervenuto nell’ambito della Tavola rotonda “Ferrovie e Intermodalità dei trasporti”, Strisciuglio ha ricordato la “resilienza dimostrata dal trasporto ferroviario nelle fasi più acute di contrazione della domanda, come quella della pandemia da Covid-19” e ha sottolineato che “per promuovere il passaggio delle merci dalla gomma al ferro, dalla strada alla ferrovia, bisogna puntare su una maggiore integrazione tra le differenti modalità di trasporto sin dalla fase della loro pianificazione”.

Ferrovia, dunque, ma non solo. E proprio per rimarcare l’importanza dell’intermodalità tra i vari sistemi di trasporto, nella prima giornata del convegno organizzato da Unioncamere e Uniontrasporti è intervenuto anche Aldo Isi, amministratore delegato di ANAS, società del Gruppo FS. “Abbiamo chiuso il 2022 con 4,6 miliardi di gare”, ha detto Isi nel suo intervento. “Nei prossimi anni – ha aggiunto – prevediamo un piano di investimenti molto ambizioso, che abbiamo condiviso con il gruppo Fs, che conta 50 miliardi di euro in 10 anni”.

Per raggiungere il traguardo dello switch modale è indispensabile, infatti, puntare anche sull’ammodernamento infrastrutturale. Lo sa bene Rete Ferroviaria Italiana, la capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, impegnata da nord a sud dell’Italia nella realizzazione delle opere inserite nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A presentarle nel Convegno organizzato da Unioncamere e Uniontrasporti è stata la Presidente di RFI Anna Masutti. “Nell’ambito del PNRR e non solo stiamo intervenendo per ridurre i colli di bottiglia sulle direttrici principali, puntando anche sul potenziamento dei collegamenti con Porti e Terminali e sugli sviluppi infrastrutturali per quel che riguarda ultimo e penultimo miglio”, ha specificato al Presidente della società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS.

L’obiettivo, sempre secondo quanto precisato dalla Presidente Masutti, è quello di “arrivare a un adeguamento completo della rete ferroviaria entro il 2030-31, puntando molto sulla digitalizzazione, come dimostra il piano di installazione dell’ERTMS”, il sistema di segnalamento digitale che favorisce l’interoperabilità tra operatori ferroviari e il passaggio di un numero maggiore di treni, che RFI punta a installare su tutta la rete entro il 2036

A chiudere la due giorni romana del convegno vi è stato l’intervento del viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi che ha rimarcato l’importanza delle infrastrutture per il cambio di passo del Paese.

Repubblica.it

Kombiverkehr, operatore logistico tedesco specializzato nel trasporto combinato strada ferrovia, consolida la sua presenza nel Nord Italia. A cavallo tra fine 2022 e inizio 2023, il gruppo terminal istadi Francoforte ha chiuso una doppia operazione sull asse Milano-Pavia. Nel giorno dell Epifania, Kombiverkehr ha annunciato la sigla di una partnership con Sogemar, società del gruppo Contship Italia. Nell ambito di questo accordo, Kombiverkehr ha acquisito una partecipazione del 10% in Rail hub Milano (Rhm),uno dei più importanti hub ferroviari intermodali d Italia, ubicato a Melzo. Questa operazione strategica consentirà a Kombiverkehr di espandere ulteriormente la propria rete ferroviaria in Europaerafforzare la propria posizione in uno dei principali attori nella regione. Con l ingresso nel capitale dell infrastruttura milanese, Kombiverkehravrà accesso a un terminal ferroviario all avanguardia, con una capacità di 300 mila container all anno, nonché a una rete di collegamenti ferroviari con i principali porti ecentriindustriali in Italia e in Europa. Sogemar manterrà una partecipazione del 90% in Rhm.

Questa è la seconda importante operazione italiana di Kombiverkehr, dopo la costituzione della società Kombi Terminal Italia, annunciata il20dicembre 2022, per gestire dal 1° gennaio 2023 il terminal intermodale di Mortara (Pavia). Dicel amministratore delegato di Kombiverkehr, ArminRiedl:«Per il nostro gruppo, il terminal di Mortara è una sede importante nell area di Milano, che abbiamo ormai consolidato nel portafoglio diprodottidi Kombiverkehr. Vogliamo rafforzare ulteriormente il nostro traffico tra Benelux,Germania,Scandinavia e Italia attraverso le Alpi. La nuova società operativa è una pietra miliare per il raggiungimento di tali obiettivi. Per questo motivo abbiamo stipulato un contratto di locazione a lungo termine con il proprietario della struttura». Il terminal intermodale di Mortara sorge su una superficie di oltre ìoo mila metri quadrati e dispone di tre binari lunghi 650 metri, con l ultimo miglio elettrificato. Dal cambio di orario di dicembre 2022,il terminal gestisce per Kombiverkehr 34 treni da eperGent, Venlo, Rotterdam e Krefeld.

Il Sole 24 Ore