Riparte Captrain (Sncf): ricavi record a 120 milioni
La filiale italiana del gruppo ferroviario francese studia tre nuove rotte con l’Europa.
Ordine per otto locomotori ad Alstom: investimento da 32 milioni di euro.
Ricavi record e nuovi investimenti Dopo il biennio 2020-2021 di sostanziale stasi dei traffici, dovuta all impasse causata dal Covid, nel 2022 il gruppo Captrain Italia è tornato a crescere e a superare ampiamente i risultati pre-pandemia del2019. Nell anno appena trascorso, la filiale italiana delle ferrovie statali francesi Sncf ( Société nationale descheminsde fer francais) ha toccato un record di circa 120 milioni di euro di fatturato, con una crescita rispetto al 2021 di oltre il 15%, confermandosi il secondo operatore italiano del settore ferroviario cargo alle spalle dell ex monopolista Mercitalia (Gruppo Fs) e davanti a Cfi- Compagnia ferroviaria italiana. Attualmente, Captrain vanta in Italia una quota di mercato dell 11,4% (espressa in treni chilometro). Esiti incoraggianti anche a livello finanziario: nel 2022ilrisultato netto del gruppo presenta un leggero utile dopo due anni contrassegnati da numeri negativi. Captrain Italia dispone di una flotta di oltre 60 locomotori con una forza lavoro di 530 dipendenti: macchinisti, personale di verifica e manovratori.
I risultati del 2022, spiegano fonti del gruppo di Assago (Milano), sono stati ottenuti nonostante alcune difficoltà operative e di sistema non indifferenti. Dice Mauro Pessano, amministratore delegato della società: «Il 2022 è stato segnato dall’aumento esponenziale dei costi dell’energia che hanno fatto crescere in maniera importante i pedaggi di Rfi. A tali difficoltà si è aggiunta la cancellazione, da parte del governo italiano, di numerosi sussidi precedentemente erogati per il trasporto ferroviario, caso pressoché unico in una Europa che, quantomeno come obiettivo a parole, vuole invece trasferire su ferro quote importanti di trasporto attualmente ancora su strada. I nostri competitor internazionali sottolinea Pessano possono invece contare su sconti sulle tracce che al sistema Italia sono stati progressivamente ridotti, per non dire quasi cancellati». Nel corso del 2022, Captrain Italia ha consolidato la sua vocazione internazionale, avviando nuovi servizi di trasporto verso Nord ed Est Europa. La filiale italiana di Sncf si è confermata dunque operatore di riferimento ai valichi di frontiera di Domodossola (per la Svizzera) e Villa Opicina (per la Slovenia), oltre naturalmente, a quelli di Modane e Ventimiglia (entrambi per la Francia) e ha incrementato i propri servizi attraverso il valico del Brennero (per l’Austria). Per quanto riguarda invece le merceologie trasportate, l’impresa ferroviaria franco italiana ha mantenuto il primato nel settore delle merci pericolose ed ha incrementato le proprie quote di mercato nella siderurgia e nell’intermodale. Dice ancora Pessano: «La sfida per il 2023 è continuare e migliorare il nostro percorso di crescita, in linea con il piano industriale, che contempla importanti investimenti: sono state ordinate 8 nuove locomotive Traxx fabbricate da Alstom (ex Bombardier) che arriveranno nel 2024, oltre alle 5 che ci saranno consegnate già nel corso di quest’anno». L’investimento per gli 8 nuovi locomotori sarà di 32 milioni di euro. Inoltre, sempre nel corsodel2023, Captrain Italia prevede di lanciare tre nuovi collegamenti internazionali tra l’Italia e l’Europa.
Il Sole 24 Ore
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