IMPRESE FERROVIARIE DI FRONTE AD UN MERCATO CON GRANDI TENSIONI INTERNAZIONALI E I LAVORI DEL PNRR

Mobility Press – 10 gennaio 2024

Luigi Legnani – Presidente FerCargo

Il 2023 è stato davvero un anno complicato per il settore del trasporto ferroviario delle merci che, in aggiunta alle criticità strutturali della rete, sulla quale sono in corso i lavori del PNRR, ha dovuto fare i conti con una serie di situazioni eccezionali che hanno compromesso la fruibilità di importanti infrastrutture per periodi di tempo rilevanti; basti pensare all’impatto sulla circolazione ferroviaria dell’alluvione in Emilia-Romagna, alla ridotta capacità del tunnel del Gottardo o alla interruzione, che si protrarrà per gran parte del 2024, della linea di Modane. Se a questo quadro aggiungiamo l’impatto sul mercato delle tensioni internazionali, ci rendiamo conto che la tenuta delle imprese è stata messa a dura prova e la competitività del settore ne ha inevitabilmente sofferto.

In questo contesto, obiettivamente difficile, le imprese ferroviarie hanno voluto scommettere sulla prospettiva strategica che, a scala europea e nazionale, indica nel riequilibrio modale uno dei cardini di uno sviluppo economicamente, socialmente ed ambientalmente sostenibile ed hanno investito in locomotive, carri e risorse umane. Ma quello del riequilibrio modale deve essere l’obiettivo strategico del sistema paese non solo delle imprese del settore. Questo significa che, soprattutto in questa fase preziosa e delicata dell’attuazione degli interventi del PNRR, l’attenzione, necessaria, agli interventi tecnologici ed infrastrutturali di adeguamento e potenziamento della rete, deve essere accompagnata da una altrettanto necessaria attenzione al servizio.

Nel 2024 saremo nel pieno degli interventi del PNRR e le imprese dovranno affrontare modifiche di itinerario obbligate da cantieri diffusi sulla rete che genereranno un incremento dei costi e un rischio di minore competitività anche in termini di qualità del servizio per effetto della rigidità del sistema ferroviario. Sarà pertanto necessario che il servizio venga sostenuto innanzi tutto con interventi che riducano il costo delle tracce attraverso il meccanismo esistente dello sconto ma anche con interventi come il finanziamento, oggi largamente insufficiente, per l’installazione sulle locomotive del sottosistema di bordo dell’ERTMS. Ma sarà fondamentale che, nel contesto di un sistema ferroviario integrato con il sistema dei porti e dei terminal terrestri, le fasi dei lavori garantiscano il più possibile coerenza dei tempi di realizzazione in modo che venga garantita la disponibilità di capacità sufficiente e qualitativamente adeguata perché si possa rispondere alla domanda senza perdere quote di mercato che sarebbero molto difficili da riconquistare.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *