“L’Italia deve essere pronta a cogliere le nuove opportunità. Dopo il voto sul regolamento auto, andiamo avanti sui biocarburanti per dimostrare la loro neutralità.

Dobbiamo guardare alla scienza e non all’ideologia. Nel frattempo, però, il PNRR mette 3,6 milioni sull’idrogeno: con un investimento del genere e l’Africa vicina, possiamo diventare noi stessi anche i primi produttori di e-fuel”.

Lo ha spiegato, nel corso del Forum per l’Intermodalità Sostenibile, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto.

“Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione – ha aggiunto Pichetto – abbiamo una cassetta degli attrezzi piena di contenuti. E’ fondamentale avere una rete gas moderna, con almeno sei o sette rigassificatori che siano la nostra garanzia anche contrattuale di avere le forniture. Lo stesso vale per la rete elettrica – ha aggiunto Pichetto – che dovrà strutturarsi attraverso il piano di Terna. Con il PNIEC – ha aggiunto – daremo il percorso per arrivare a produrre energia per 2/3 da fonti rinnovabili e per la restante parte dal gas”.

“La mobilità – ha proseguito – è uno dei settori di sviluppo del Paese. Porti, aeroporti e ferrovie moderne sono un grande contributo nel percorso che può portare l’Italia ad essere un Paese all’avanguardia negli obiettivi 2030 e 2050”.

La Commissione Trasporti, nell’ambito dell’esame, in sede di relazioni al Parlamento, dei contratti di programma stipulati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la società Rete ferroviaria italiana spa per il periodo regolatorio 2022-2026 – parte servizi e parte investimenti, ha svolto le seguenti audizioni:

ore 11 Assoutenti, Cittadini per l’aria e Fiab;
ore 11.30 Associazione operatori ferroviari e intermodali (Assoferr), Associazione trasporti (Asstra), Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica (Confetra), Associazione FerCargo, Associazione operatori nel trasporto ferroviario merci (Fermerci), Associazione ferroviaria (Adfer), Associazione Nazionale Costruttori Edili Ferroviari Riuniti (ANCEFERR).

https://youtu.be/c9hw7ovPntU

Operazioni ferroviarie più efficienti e competitive grazie alla trasformazione digitale e all’automatizzazione. A dicembre 2025 sarà applicato l’accoppiamento automatico digitale nel trasporto ferroviario di merci, una componente per agganciare e sganciare automaticamente materiale rotabile in un treno merci sia fisicamente che digitalmente.

Lo ha annunciato Maja Bakran Marcich, rappresentante della Direzione generale della mobilità e dei trasporti (Dg Move) della Commissione Ue, in commissione Trasporti (Tran) del Parlamento europeo.

“Siamo leggermente in ritardo sulla tabella di marcia, ma siamo assolutamente sicuri che tutto verrà completato entro la scadenza per poter trasformare il settore dei trasporti”, ha detto.

Un fattore essenziale per un trasporto merci su ferrovia moderno e digitale

Un sistema di trasporto ferroviario di merci più efficiente, sostenibile e competitivo è indispensabile per soddisfare le esigenze correlate sia alla protezione del clima sia all’aumento dei volumi di trasporto.

E oggi l’accoppiamento a vite è ancora il sistema di aggancio standard per i treni merci nei paesi europei: l’operazione è effettuata manualmente da un tecnico che deve salire sui carri per agganciarli e sganciarli, procedura faticosa e potenzialmente pericolosa.

L’accoppiamento automatico digitale diventa quindi un fattore essenziale per un trasporto merci su ferrovia moderno e digitale in Europa. Non solo aumenterà l’efficienza grazie ai processi di automazione, ma garantirà una trasmissione sicura dei dati in tutto il treno.

Trasporti-Italia.com

Il progetto ha visto la partecipazione di un consorzio di attori regionali e nazionali di primissimo livello, con capofila Consorzio ZAI (Interporto di Verona) e in qualità di partner la Regione del Veneto, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale (Porti di Venezia e Chioggia)

FerPress.it

Contributo della provincia di Bolzano a sostegno del trasporto ferroviario merci.

Via libera all’erogazione, fino al 2025, del contributo della provincia di Bolzano a sostegno del trasporto ferroviario merci (accompagnato e non accompagnato) tra il Brennero e Salorno. La Commissione Europea ha infatti dato il suo benestare alla misura – che prevede da parte dell’ente uno stanziamento di 3 milioni di euro all’anno, importo pari a quello garantito in precedenza – ritenendola in linea con la normativa sugli aiuti di Stato.

Lo schema di sostegno, rivolto in particolare a Mto (Multimodal Transport Operator) e imprese ferroviarie, prevede che i beneficiari applichino a favore dei propri clienti finali “una riduzione delle tariffe pari all’ammontare del contributo”.

Secondo quanto chiarito in passato dalla stessa Provincia, il contributo verrà concesso per ogni unità di trasporto movimentata sulla tratta Brennero-Salorno, e non si applicherà ai “viaggi a vuoto del materiale ferroviario”.

supplychainitaly.it