Si informa che una nota del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, diffusa alla fine della cabina di regia a Palazzo Chigi, riporta una rimodulazione dei progetti di propria competenza.

Sono stati esclusi dai fondi del PNRR la linea ferroviaria Pescara Romadue lotti della Palermo-Catania e una parte degli investimenti per l’Ertms (European rail traffic management system), perché realizzabili con tempi non più compatibili con la scadenza del 2026.

Le risorse saranno dirottate invece su altri lotti delle tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania.

Il MIT sottolinea che gli oltre 39 miliardi di risorse finanziarie da destinare alle infrastrutture e ai sistemi di trasporto saranno interamente spesi, come da programma.

Salvini punta a ottenere altri 2 miliardi sui fondi Repower-EU e ha impegnato gli uffici del dicastero di Porta Pia affinché tutte le opere non ricomprese nel PNRR ma ritenute strategiche siano contestualmente finanziate da altri programmi.

Il CNIT contiene, oltre ai risultati delle consuete rilevazioni ed elaborazioni di settore, anche ulteriori, nuove informazioni su infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile.

Tra gli argomenti trattati, si mettono in particolare evidenza, per i trasporti, quelli riguardanti: dati, statistiche ed indicatori relativi a infrastrutture, mezzi, traffico passeggeri e merci per modo di trasporto, mercato dell’automobile, patenti ed esiti degli esami di guida, trasporto pubblico locale, domanda ed offerta di mobilità ed indicatori di mobilità urbana, cantieristica navale, finanziamenti pubblici e spese private di settore, incidentalità stradale, marittima, ferroviaria ed aerea, infrastrutture e mobilità sostenibili per modo di trasporto, altre esternalità derivanti dai trasporti; per le infrastrutture, i lavori pubblici, , opere infrastrutturali di rilevanza nazionale, reti stradali e ferroviarie, porti, interporti ed aeroporti, reti di trasporto trans-europee, reti idriche, andamento del settore delle costruzioni,  programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio, programmi operativi nazionali infrastrutture e reti ecc.

Il CNIT è reperibile al seguente link:

https://www.mit.gov.it/node/18826

Il 13 luglio la commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo (TRAN) ha pubblicato lo studio “Perspectives for the rolling stock supply in the EU”, “Prospettive per la fornitura di materiale rotabile nell’UE”. 

Lo studio fornisce una valutazione della domanda e dell’offerta prevedibile di materiale rotabile fino all’anno 2030 e mette in evidenza gli ostacoli alla fornitura di materiale rotabile che potrebbero potenzialmente ostacolare il raggiungimento degli obiettivi dell’UE nel settore dei trasporti ferroviari, ma anche se risulta necessario incentivarne l’offerta.

Si informa che la Commissione europea ha approvato, nella giornata di ieri, un regime italiano da 125 milioni di € a sostegno dell’acquisto di nuovo materiale rotabile per il trasporto delle merci: il regime, che fa parte del piano nazionale italiano per gli investimenti complementari che integrerà il PNRR con risorse nazionali.

La finalità è quella di modernizzare il parco rotabile utilizzato per il trasporto delle merci, promuovendo così una maggiore sicurezza ed efficienza, il risparmio energetico e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

L’aiuto sarà una forma di una sovvenzione diretta per acquistare nuovi carri merci e locomotive. L’importo coprirà fino al 30 % del costo di acquisto, a condizione che lo stesso numero e lo stesso tipo di vecchi veicoli siano rottamati. Qualora le locomotive nuove non sostituiscano quelle vecchie, l’importo dell’aiuto coprirà fino al 20 % dei costi di acquisto. Inoltre, i beneficiari riceveranno fino a 1 milioni di € per veicolo nuovo acquistato nell’ambito del regime. Il regime, che durerà fino al 31 dicembre 2025, sarà aperto alle imprese ferroviarie e alle società di leasing del materiale rotabile utilizzato sul territorio italiano.  

La decisione sarà resa disponibile, a breve, con il numero SA. 64726 nel registro degli aiuti di Stato sul sito Internet della Commissione dedicato alla concorrenza una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.  

Nella prima conferenza programmatica di Agens, associazione aderente a Confindustria, l’AD di FS, Ferraris, sottolinea che per decongestionare le strade sia sia necessario intervenire sulla rete ferroviaria italiana. FS investirà 125 miliardi in 10 anni: l’ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture è prioritario da nord a sud e sono tante, infatti, le opere, anche nell’ambito del PNRR, vedono il Gruppo FS impegnato ad aumentarne la capacità per trasferire in modo efficiente passeggeri e merci. L’obiettivo è quello di far crescere la ferrovia del 20% in 10 anni, sviluppando anche la logistica del primo e ultimo miglio.

Nessun cantiere bloccato, zero lavori rinviati e 2,5 miliardi destinati ad accelerare i cantieri strategici che già oggi hanno bisogno di risorse e beneficiano anche del PNRR.

Il MIT informa che, in accordo con RFI, proporrà al CIPESS del 20 luglio p.v. l’utilizzo di tutti i fondi disponibili e accantonati (ma nei fatti congelati almeno fino al 2024) per impiegarli subito e garantire la giusta liquidità alle imprese.

Da parte del MIT c’è l’impegno di finanziare tutte le opere nel rispetto dei cronoprogrammi. Nello specifico, verranno accelerati alcuni interventi non rinviabili, tra cui il nodo di Genova e Terzo Valico dei Giovi, adeguamento prestazionale e upgrading corridoio TEN-T Baltico-Adriatico e Mediterraneo e linee afferenti, corridoio TEN-T, Scandinavia – Mediterraneo porti Adriatico e Mezzogiorno e linee afferenti, programma nazionale ERTMS, telecomunicazioni e GSM-R, adeguamento prestazionale e upgrading corridoio TEN-T Scandinavia – Mediterraneo porti Tirreno e linee afferenti, upgrading infrastrutturale e tecnologico nodo di Milano, Roma e Firenze, porto di Trieste vari upgrading infrastrutturali e tecnologici nodi-bacini- direttrici.

Informiamo che la Commissione Europea ha presentato lo scorso 11 luglio il Greening Freight Package che contiene misure dirette a rendere il trasporto merci più efficiente e sostenibile, attraverso una migliore la gestione dell’infrastruttura ferroviaria, con incentivi per l’utilizzo di autocarri a basse emissioni e fornendo migliori informazioni sulle emissioni di gas a effetto serra del trasporto merci.

La finalità delle tre proposte legislative presentate è l’aumento dell’efficienza all’interno del settore, contribuendo all’obiettivo di ridurre le emissioni dei trasporti del 90% entro il 2050, come stabilito nel Green Deal europeo, consentendo allo stesso tempo al mercato unico dell’UE di continuare a crescere.

Si allega proposta di Regolamento sulla capacità finanziaria.

È stata firmata al Mit dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e dal Consigliere Federale e Capo del dipartimento federale dell’ Ambiente, dei Trasporti, dell’Energia e delle Comunicazioni della Confederazione svizzera Albert Rösti una dichiarazione d’intenti sulla cooperazione bilaterale per la realizzazione delle opere di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e dei servizi di trasporto ferroviario tra Italia e Svizzera.

Entro il 2035 i due Stati prevedono di implementare il trasporto su ferro sia per le merci che per il traffico viaggiatori, rendendo attrattiva l’offerta e realizzando i necessari interventi sull’infrastruttura al fine di garantire un’adeguata capacità di servizi. 

Nel corso del cordiale incontro si sono affrontati i temi della tutela dell’ambiente e dei trasporti green: è stata sottolineata l’importanza da parte dei due leader politici di coniugare sviluppo e investimenti ecologici. Salvini ha ricordato come il 41% dei treni ogni giorno transiti ai valichi dalla Svizzera e che tale dato è incoraggiante perché è la prova che investire sulle infrastrutture sostiene l’economia e lo sviluppo dei territori.


“Stiamo investendo sulla nuova diga foranea del Porto di Genova – ha dichiarato Salvini – oltre ad adeguare progressivamente le banchine del porto e investire sul Terzo Valico ferroviario dei Giovi (con apertura all’esercizio per fasi prevista a partire dal 2024) e portare avanti altri interventi infrastrutturali finalizzati all’ampliamento della capacità di traffico”.


L’incontro si è concluso con l’augurio di Salvini che continuando ad investire sul corridoio Reno-Alpi il Porto di Genova diventi il principale porto commerciale di riferimento per la Svizzera.

Ministero Infrastrutture e Trasporti