Presidente Legnani, FerCargo, alla Conferenza ”Il trasporto merci via ferrovia come principale leva per la decarbonizzazione dei trasporti”
Il presidente Legnani è intervenuto alla Conferenza organizzata dalla Regione Emilia-Romagna sul tema ”Il trasporto merci via ferrovia come principale leva per la decarbonizzazione dei trasporti”, che si è tenuta nella giornata odierna, ed ha ribadito la necessità che gli interventi infrastrutturali siano accompagnati da una politica di sostegno al settore ferroviario merci che non può perdere quote di mercato in questa fase caratterizzata dall’impatto sul servizio dei cantieri per il potenziamento della rete e delle emergenze legate alle interruzioni e limitazioni di capacità delle linee di valico. Legnani ha espresso apprezzamento per l’attenzione della Regione al settore.
Efficacia del PNRR richiede un adeguato supporto del servizio
Il Presidente di Fercargo-Confederazione del cargo ferroviario Legnani, intervenendo a MercinTreno ha sottolineato che “la necessita di interventi infrastrutturali previsti dal PNRR siano accompagnati da indispensabili politiche di supporto al servizio, perché la competitività del sistema ferroviario consenta di perseguire con successo il riequilibrio modale fissato tra gli obiettivi strategici a livello europeo”.
Prosegue poi Legnani che le misure devono avere carattere strutturale, temporalmente coerente con la pianificazione degli interventi sulla rete.
In particolare, ha sottolineato l’esigenza di provvedimenti compensativi dei maggiori costi derivanti dall’impatto dei cantieri e delle criticità che si sono manifestate recentemente sui valichi e su alcune direttrici fondamentali per il trasporto merci.
Provvedimenti compensativi che devono prioritariamente intervenire sul costo del pedaggio con soluzioni semplici e tempestive.
Conclude Legnani ribadendo che è anche necessario superare i provvedimenti contraddittori con l’obiettivo di sviluppo del settore che riguardano, in particolare, l’eliminazione dell’agevolazione delle accise sul gasolio e il pagamento ART applicati soltanto al settore ferroviario e le penali al confine.
SUL SITO DEL MIT (TEMI-TRASPORTI-AUTOTRASPORTO MERCI-DOCUMENTAZIONE-FERROBONUS) È STATA PUBBLICATO IL DECRETO DIRETTORIALE 33/2023 DI ATTUAZIONE DEL DECRETO INTERMINISTERIALE 30.08.2023, N. 134/2023
Dal 21 ottobre 2023, che coincide anche con la data di pubblicazione del Decreto Direttoriale n 33/2023 sul sito del MIT, le imprese interessate possono presentare domanda di accesso ai contributi, utilizzando la modulistica ad esso allegata e secondo le modalità che in esso sono riportate.
Le domande per l’ammissione agli incentivi dovranno essere presentate entro venti giorni dalla pubblicazione del bando in questione (a decorrere quindi dal 21 ottobre 2023) e dovranno essere trasmesse esclusivamente a mezzo PEC al seguente indirizzo: dg.sli@pec.mit.gov.it
Il Forum annuale sul trasporto ferroviario merci si terrà il 25 ottobre p.v. a Roma, Via Giovanni Giolitti 36 – Mercato Centrale – Spazio Fare – Roma Termini dalle ore 09.00 e vedrà la partecipazione anche quest’anno di FerCargo, oltre alle altre rappresentanze del trasporto ferroviario, delle Istituzioni e stakeholder nazionali e internazionali.
L’iniziativa è stata patrocinata dal Ministero dei Trasporti e dalla società RAM Logistica Infrastrutture e Trasporti s.p.a
ll confronto avverrà sulle questioni più urgenti per un immediato rilancio del trasporto ferroviario delle merci, adeguato all’attuale scenario logistico ferroviario europeo e nazionale, nel corso di quattro sessioni tematiche: l’impatto degli interventi previsti dal PNRR, il trasporto intermodale nei territori, il trasporto ferroviario delle merci nelle politiche Europee, il ruolo dell’innovazione per un futuro digitale.
Per partecipare all’evento è necessario essere registrati al seguente link REGISTRATI
E’ possibile seguire il Forum anche sul canale youtube di Mercintreno
https://confercargo.it/wp-content/uploads/2022/11/Confederazione-del-Cargo-Ferroviario-sito-2.png00Confederazione FerCargohttps://confercargo.it/wp-content/uploads/2022/11/Confederazione-del-Cargo-Ferroviario-sito-2.pngConfederazione FerCargo2023-10-20 12:14:242023-10-20 12:14:25SAVE THE DATE – FORUM MERCINTRENO EDIZIONE 2023 – Roma 25 ottobre p.v. dalle ore 09.00
È stata pubblicata la Relazione Annuale sulla Sicurezza delle Ferrovie Interconnesse per l’anno 2022. Si tratta di un report tecnico dettagliato che ogni anno ANSFISA compila dopo aver raccolto ed esaminato gli eventi incidentali registrati sulla rete e che dà conto anche dell’attività normativa, autorizzativa e di supervisione messa in campo sia per allineare le disposizioni alla normativa comunitaria sia per contribuire a perseguire, come indicato dalla norma, il mantenimento e, se praticabile, il costante miglioramento dei livelli di sicurezza ferroviaria, dando la priorità alle attività di prevenzione e di mitigazione dei rischi.
I dati analizzati riguardano una rete di più di 18.000 km complessivi su cui operano 12 differenti gestori dell’infrastruttura, e sulla quale circolano oltre 70 imprese ferroviarie merci e passeggeri provenienti da vari Paesi dell’Europa. I volumi di circolazione complessiva si attestano a un totale di oltre 9.000 treni al giorno, circa 3 milioni di treni all’anno.
Nel 2022 si sono registrati 107 incidenti significativi, cioè eventi in cui si sono registrati morti o feriti o danni ingenti al materiale o interruzioni prolungate del servizio, un valore che, rapportato con i volumi di traffico, risulta in linea con il valore medio degli ultimi 5 e 10 anni. L’andamento complessivo nel medio o lungo periodo è infatti un riferimento temporale più equilibrato per misurare l’incidentalità ferroviaria rispetto al singolo anno, viste la tipologia di eventi indagati e le possibili relative conseguenze. In Italia negli ultimi anni, i dati relativi all’incidentalità hanno sempre evidenziato l’allineamento con gli obiettivi di riferimento stabiliti a livello europeo.
La causa principale di incidentalità si determina per l’occorrere di variabili esogene alla movimentazione dei treni in senso stretto ed è, infatti, riferibile alla presenza indebita di pedoni e di veicoli stradali sui binari, che insieme rappresentano l’82% della casistica. Segue l’errata esecuzione di procedure in esercizio e manovra che ammonta al 7% dei casi, poi le altre cause rappresentano percentuali molto esigue.
Nella Relazione sono individuate anche le principali aree di miglioramento per gli operatori ferroviari: si focalizza l’attenzione sull’analisi del fattore umano, sullo sviluppo di una positiva Cultura della sicurezza che favorisca un clima di reciproca fiducia e collaborazione, e il monitoraggio, da parte degli operatori, della corretta applicazione e dell’efficacia di quanto previsto nei Sistemi di Gestione della Sicurezza.
A livello operativo, vengono indicati come punti di attenzione, su cui sono attivabili alcune misure di mitigazione, la gestione delle eventualità connesse all’attraversamento indebito della sede ferroviaria da parte di pedoni, il piano di soppressione e di upgrade tecnologico dei passaggi a livello, l’adeguamento di alcune linee regionali ai migliori standard nazionali, la massimizzazione dell’efficacia dei processi di manutenzione.
La Relazione, oltre ad essere inviata alle autorità nazionali, viene trasmessa all’ERA – European Railway Agency – e rappresenta un utile strumento di lavoro per indirizzare gli sforzi di regolamentazione, sostegno e supervisione degli operatori ferroviari che ANSFISA ha nella sua mission e che è impegnata a svolgere con capillarità su tutto il territorio. Per questo sono attive sinergie con altri soggetti che si occupano di sicurezza ferroviaria come ad esempio la Polfer, il Dipartimento dei vigili del fuoco, università e CNR, con cui si stanno affrontando le tematiche di sicurezza relativi all’utilizzo, in via sperimentale, dell’idrogeno nella propulsione dei treni in Italia.
https://confercargo.it/wp-content/uploads/2022/11/Confederazione-del-Cargo-Ferroviario-sito-2.png00Confederazione FerCargohttps://confercargo.it/wp-content/uploads/2022/11/Confederazione-del-Cargo-Ferroviario-sito-2.pngConfederazione FerCargo2023-10-13 11:32:482023-10-13 11:32:49Comunicato stampa ANSFISA – Sicurezza ferroviaria: nel 2022 livelli in linea con gli ultimi dieci anni
È stato pubblicato sulla GU 234 del 6 ottobre scorso, il Decreto MIT 30 agosto 2023, n. 134 “Regolamento recante l’individuazione dei beneficiari, la commisurazione degli aiuti, le modalità e le procedure per l’attuazione degli interventi di cui all’articolo 1, commi 648 e 649, della legge 28 dicembre 2015, n. 208.
Le risorse sono pari a 22 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026.
L’obiettivo del decreto è diretto a incentivare i servizi di trasporto in grado di ridurre le esternalità negative e le emissioni inquinanti, in particolare di CO2, anche al fine di trasferire una quota del trasporto di merci su strada ad altre modalità di trasporto maggiormente sostenibili.
Il soggetto gestore, RAM S.p.A., esegue gli adempimenti tecnici e amministrativi riguardanti la gestione operativa, l’istruttoria delle domande, nonché l’esecuzione dei monitoraggi e dei controlli.
Possono beneficiare dei contributi le imprese aventi sede legale in Italia o in uno degli Stati membri dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo nonché, a condizioni di reciprocità, le imprese utenti di servizi ferroviarie e gli operatori del trasporto combinato aventi sede in Svizzera, costituiti in forma di società di capitali, ivi incluse le società cooperative.
I requisiti che le imprese deve essere dimostrato alla data di presentazione della domanda di ammissione. L’assenza dei requisiti richiesti causa la revoca del contributo,
L’incentivo è rivolto alle imprese utenti di servizi di trasporto ferroviario intermodale o trasbordato e agli operatori del trasporto combinato che commissionano alle imprese ferroviarie in regime di trazione elettrica treni completi e che si impegnano:
a) a dimostrare, per il periodo di almeno un anno decorrente dalla data di entrata in vigore del provvedimento un volume di traffico ferroviario merci intermodale o trasbordato, in termini di treni*km percorsi sulla rete nazionale italiana, non inferiore alla media del volume di traffico ferroviario merci intermodale o trasbordato effettuato nel corso del triennio 2018-2020;
b) a incrementare, per un periodo di 12 mesi consecutivi successivi al periodo di cui alla lettera a), il volume di traffico ferroviario intermodale o trasbordato realizzato in termini di treni*km percorsi sulla rete nazionale italiana rispetto alla media del volume di traffico ferroviario merci intermodale o trasbordato effettuato nel corso del triennio 2018-2020;
c) a mantenere, nei dodici mesi successivi all’ultima annualità di incentivazione, un volume di traffico ferroviario merci intermodale o trasbordato, in termini di treni*km percorsi sulla rete nazionale italiana, almeno pari alla media del volume di traffico intermodale o trasbordato effettuato nel corso del triennio 2018-2020.
All’impresa richiedente è riconosciuto un contributo in ragione dei treni*km effettuati nei 12 dalla data di entrata in vigore del decreto fino a un massimo di euro 2,50 per ogni treno*km di trasporto intermodale o trasbordato. Misura che può essere adeguata mediante revisioni annuali con Decreto del Direttore generale per le politiche integrate di mobilità sostenibile, la logistica e l’intermodalità, sentito il MEF.
Per la quantificazione del contributo non vengono considerati i treni con percorrenza complessiva inferiore a 150 km, fatta eccezione per i servizi di trasporto intermodale effettuati tra un porto e un interporto.
Il contributo per treno*km è quantificato fino alla concorrenza massima prevista per gli impegni di spesa per ciascun anno ed è erogato compatibilmente con la disponibilità di cassa e nel rispetto delle norme di contabilità pubblica. Qualora, le risorse disponibili non siano sufficienti, si procede alla loro riduzione in proporzione all’ammontare spettante a ciascun beneficiario.
I termini per la presentazione delle domande è rinviato ad un provvedimento del Direttore generale per le politiche integrate di mobilità sostenibile, la logistica e l’intermodalità, da adottarsi entro 15 giorni decorrenti dalla data di entrata in vigore del Decreto MIT 30.08.2023.presente regolamento.
Il provvedimento entrerà in vigore il 21 ottobre pv.
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Il viceministro Edoardo Rixi ha incontrato il coordinatore del corridoio Baltico-Adriatico, Anne Elizabeth Jensen.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di discutere dei progressi compiuti dal corridoio e di definire le priorità future per il suo sviluppo. Nel corso dell’incontro, il coordinatore ha espresso soddisfazione per la collaborazione col Governo italiano.
L’aumento del traffico ferroviario-merci nel corridoio è passato da 18 milioni di tonnellate nel 2013 a 25 nel 2023.
Jensen ha sottolineato la necessità di migliorare ulteriormente la qualità delle infrastrutture e di facilitare l’interoperabilità tra i diversi sistemi ferroviari nazionali.
Rixi ha confermato l’impegno a sostenere lo sviluppo del corridoio Baltico-Adriatico affinché possa raggiungere il suo pieno potenziale.
https://confercargo.it/wp-content/uploads/2022/11/Confederazione-del-Cargo-Ferroviario-sito-2.png00Confederazione FerCargohttps://confercargo.it/wp-content/uploads/2022/11/Confederazione-del-Cargo-Ferroviario-sito-2.pngConfederazione FerCargo2023-10-09 09:21:192023-10-09 09:21:20Rixi incontra al MIT Jensen, coordinatore corridoio merci Baltico-Adriatico per definire priorità future per il suo sviluppo
Nel periodo pre-pandemico, il traffico ferroviario è aumentato costantemente, con volumi in crescita di una media annuale del 3% sia nel trasporto passeggeri che nel rapporto merci fino al 2019; mentre nel 2020, causa pandemia, vi stata una diminuzione dei volumi di traffico evidente nel trasporto passeggeri (-46% nel 2020 rispetto al 2019) e nel traffico ferroviario merci si è registrata una riduzione del 8% nel volume nello stesso periodo. I dati del 2021 mostrano una promettente ripresa dei volumi di trasporto passeggeri e merci.
Tra il 2015 e il 2020, la quota di mercato di operatori (alternativi a quelli nazionali) è aumentata nella maggior parte dei paesi dell’UE (sebbene con una temporanea diminuzione nel 2020 a causa della pandemia). L’apertura del mercato per i servizi transfrontalieri nel 2010 e per i servizi domestici nel 2020, promossa dai quattro pacchetti ferroviari dell’UE, è stata un catalizzatore chiave in questo processo.
Per quanto riguarda l’infrastruttura, il rapporto mostra che la lunghezza totale della rete ferroviaria dell’UE nel 2020 era di circa 201.000 chilometri. Circa il 57% della rete era elettrificato. La rete ad alta velocità si estendeva per oltre 11.500 chilometri, con un aumento del 14,5% dal 2015. La spesa totale per l’infrastruttura è passata da 39,1 miliardi di euro nel 2015 a 41,8 miliardi di euro nel 2020. Nel 2020, il 25% della spesa era destinato alla manutenzione, il 27% al rinnovo, il 28% all’aggiornamento e il 20% agli investimenti in nuove infrastrutture.