Il Governo ha presentato un emendamento alla legge finanziaria 2024 accolto dalla Commissione Bilancio del Senato, a che aumenta le risorse destinate a coprire i sovraccosti del Terzo Valico, portandole dai 350 milioni di euro del testo di legge originario a 825 milioni di euro, così suddivise: 250 milioni di euro per l’anno 2024, 300 milioni di euro per l’anno 2025, 100 milioni di euro per l’anno 2026, 175 milioni di euro per l’anno 2027 (anche se il termine per la realizzazione dell’opera sia stato fissato dal Governo al 2026, in quanto parte del del finanziamento proviene da fondi Pnrr). Una parte delle risorse che sono state prese dagli investimenti sull’alta capacità adriatica si aggiungono ai 700 milioni di euro già previsti dal Decreto Asset.
Archivio per anno: 2023
Il 18 dicembre 2023 il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su un regolamento modificato riguardante le linee guida dell’UE per lo sviluppo della rete di trasporto trans-europea (TEN-T).
Principali elementi dell’accordo provvisorio
L’accordo provvisorio sembra tenere conto dei vari punti di partenza nei singoli Stati membri, nonché delle loro priorità e approcci verso un trasporto più verde.
Gli Stati membri decideranno come dare priorità ai progetti di interesse comune in linea con requisiti tecnici realistici, mirando a un’infrastruttura unificata, ad alte prestazioni e completamente interoperabile per contribuire alla decarbonizzazione del settore dei trasporti e alla sua multimodalità. Questi requisiti, secondo le disposizioni, dovranno essere proporzionati ai benefici attesi, alle funzionalità e agli investimenti richiesti dagli Stati membri.
I membri del Parlamento europeo hanno ottenuto una maggiore attenzione per il trasporto intermodale svolto principalmente tramite ferrovie, vie navigabili interne o navigazione marittima a breve raggio.
L’accordo provvisorio sembra tener conto anche delle risorse finanziarie disponibili degli Stati membri, nonché delle esigenze di investimento per lo sviluppo dell’infrastruttura, che potrebbero essere considerevoli, in particolare sulla rete “comprehensive” TEN-T.
Inoltre, per garantire che la pianificazione dell’infrastruttura soddisfi le reali esigenze operative, integrando ferrovie, strade e vie navigabili, il nuovo regolamento crea anche nove “Corridoi di Trasporto Europei”, considerati dal Consiglio e dal Parlamento di massima importanza strategica per lo sviluppo di flussi di trasporto multimodale di merci e passeggeri in Europa.
Complessivamente, l’accordo di compromesso cerca di puntare ad una migliore integrazione di porti, aeroporti e terminali merci multimodali nella rete TEN-T.
Scadenze per il completamento della rete
È stata mantenuto l’approccio a tre livelli della proposta della Commissione, con la rete TEN-T sviluppata o modernizzata in tre fasi:
1. fino al 2030 per la rete “core”;
2. fino al 2040 per la rete principale estesa;
3. fino al 2050 per la rete “comprehensive”.
La nuova scadenza intermedia del 2040 è stata introdotta per anticipare il completamento di progetti su larga scala, principalmente transfrontalieri, come i collegamenti ferroviari mancanti, prima della scadenza del 2050 che si applica sia alla rete principale estesa che a quella “comprehensive”. Ad esempio, i nuovi collegamenti ferroviari ad alta velocità tra Porto e Vigo e Budapest e Bucarest dovranno essere completati entro il 2040.
Infrastruttura ferroviaria
Con l’obiettivo di garantire una capacità sufficiente e operazioni ferroviarie fluide senza interruzioni su tutta la rete TEN-T, Consiglio e Parlamento hanno riconosciuto l’importanza delle ferrovie, concordando disposizioni su:
· messa in opera del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) sia per la rete principale estesa che per quella “comprehensive” entro il 2040;
· migrazione al binario nominale standard europeo (1435 mm);
· aumento del numero di treni merci lunghi 740 metri;
· velocità minima di 160 km/h per i treni passeggeri;
· velocità minima di 100 km/h per il trasporto merci;
· attraversamento dei confini interni dell’UE in meno di 25 minuti in media entro la fine del 2030.
Inoltre, l’accordo provvisorio prevede l’inclusione di requisiti operativi per i corridoi ferroviari merci, considerati inseparabili dai requisiti infrastrutturali.
Trasporto su strada
L’accordo provvisorio ha confermato la necessità per gli Stati membri di avere la flessibilità necessaria per affrontare la sicurezza stradale in modo appropriato alle condizioni locali, piuttosto che applicare un insieme standardizzato di norme stradali. Tutte le strade della rete principale e della rete principale estesa dovranno essere appositamente progettate, costruite o potenziate per il traffico motorizzato, fornendo corsie separate per le due direzioni di traffico, separate tra loro da una striscia divisoria non destinata al traffico o, eccezionalmente, da altri mezzi. Inoltre, i co-legislatori hanno concordato la messa in opera di aree di sosta sicure e protette sulla rete principale e sulla rete principale estesa per garantire migliori condizioni di lavoro e riposo per i conducenti professionisti. Tali aree saranno dispiegate entro una distanza massima media di 150 km sulla rete principale e sulla rete principale estesa.
Mobilità militare
Durante la costruzione o l’aggiornamento delle infrastrutture che si sovrappongono alla rete di trasporto militare, si dovrà tener conto delle esigenze militari (peso o dimensioni del trasporto militare).
Entro un anno dall’entrata in vigore del regolamento, la Commissione dovrà condurre uno studio sui movimenti su larga scala a breve termine in tutta l’UE, al fine di facilitare la pianificazione della mobilità militare.
Nodi urbani
Consiglio e Parlamento hanno abbracciato l’idea di rafforzare il livello urbano della politica TEN-T. In questo senso, è stata prevista l’istituzione entro il 2027 di un piano di mobilità urbana sostenibile (SUMP), per ciascun nodo urbano. Si tratta, in altre parole, di un piano di mobilità integrata funzionale a lungo termine per l’intera area urbana, che potrebbe includere obiettivi e indicatori per le attuali e future prestazioni del sistema di trasporto urbano.
Le 424 principali città lungo la rete TEN-T saranno tenute a sviluppare SUMP per promuovere la mobilità a zero emissioni e per aumentare e migliorare i trasporti pubblici e l’infrastruttura per camminare e pedalare. Inoltre, Consiglio e Parlamento hanno mantenuto l’obbligo di avere almeno un terminale merci multimodale per nodo urbano entro il 31 dicembre 2040, ove economicamente fattibile.
Infrastruttura del trasporto aereo
Con l’obiettivo di aumentare l’uso di modalità di trasporto sostenibili e ridurre il numero di voli nazionali, il nuovo regolamento sostiene fortemente l’obiettivo di migliorare la connettività degli aeroporti con i servizi di trasporto ferroviario. Gli aeroporti delle principali città europee con un traffico passeggeri annuo totale di più di 12 milioni di passeggeri saranno quindi collegati alla rete ferroviaria trans-europea, inclusa la rete ferroviaria ad alta velocità dove possibile, consentendo servizi a lunga percorrenza entro il 31 dicembre 2040.
Governance e salvaguardie finanziarie
I Coordinatori europei continueranno a guidare l’attuazione dei corridoi TEN-T e delle priorità orizzontali, coinvolgendo un ampio numero di portatori di interessi durante il completamento della rete TEN-T.
L’accordo provvisorio supporta il loro ruolo di “facilitatori” nell’intero processo per garantire la pianificazione tempestiva degli investimenti e l’attuazione delle misure necessarie per raggiungere gli obiettivi del regolamento TEN-T. Tuttavia, considerando gli enormi impegni finanziari necessari per attuare le misure identificate dal nuovo regolamento per lo sviluppo ulteriore della rete TEN-T, è stata introdotta una salvaguardia finanziaria come garanzia per gli Stati membri.
Infine, è stato concordato un quadro riveduto per l’applicazione del nuovo regolamento, principalmente semplificando gli strumenti attuali per la segnalazione e il monitoraggio dell’attuazione del TEN-T.
Allineamento dei Piani nazionali con la politica dell’UE
L’accordo di compromesso prevede che gli Stati membri garantiscano l’allineamento dei Piani nazionali di trasporto e investimento alla politica di trasporto dell’UE e, in particolare, alle priorità del nuovo regolamento, tenendo anche conto delle priorità stabilite nei Piani di lavoro dei Coordinatori europei.
Inoltre, gli Stati membri dovranno fornire alla Commissione i Piani o Programmi nazionali pertinenti una volta adottati.
Connettività con paesi chiave limitrofi
Il nuovo regolamento estende quattro Corridoi di trasporto europei della rete TEN-T a Ucraina e Moldova, riducendo al contempo le connessioni transfrontaliere con Russia e Bielorussia.
Prossimi passi
A seguito dell’accordo provvisorio odierno, i lavori sul regolamento modificato continueranno a livello tecnico. Una volta concluso questo lavoro, la Presidenza di turno dell’Unione europea sottoporrà il testo agli Ambasciatori degli Stati membri (Coreper I) per l’approvazione.
L’atto legislativo dovrà poi essere sottoposto a una revisione legale/linguistica prima di essere formalmente adottato da Consiglio e Parlamento ed entrare in vigore.
18 Dicembre 2023
è diventato operativo il primo e unico corridoio ferroviario doganale internazionale in Europa con il viaggio di 190 chilometri di un treno partito dal porto di Trieste e arrivato all’interporto Logistik Center Austria Süd (LCA-Süd) a Villach/Fürnitz, in Carinzia.
Tale corridoio è stato reso possibile dalla firma di un protocollo siglato un anno fa a Vienna, che ha tra i firmatari anche l’agenzia delle dogane italiane e austriache.
La finalità è quella di velocizzare l’ingresso nell’Unione Europea delle merci provenienti da tutto il mondo e di trasferire su rotaia un numero sempre maggiore di container che sbarcano al porto di Trieste con destinazione Austria e potenzialmente verso altri Paesi del Centro Europa.
Attraverso il corridoio, le pratiche doganali delle merci in arrivo al Molo VII di Trieste e inoltrate al Logistk Center di Fürnitz vengono effettuate direttamente presso la Dogana austriaca di Villach, svolgendo a Trieste solo il controllo preventivo sulla sicurezza delle merci.
LINK DIRETTO PER SCARICARE LA DOCUMENTAZIONE EDITABILE: https://www.mit.gov.it/normativa/decreto-ministeriale-n-272-del-30102023
Agli scali intermodali sono destinati complessivamente 11 milioni di euro
Presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono state firmate le convenzioni con 12 interporti di rilevanza nazionale per l’assegnazione dei fondi necessari per il completamento della rete interportuale. Lo ha annunciato il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, evidenziando che i finanziamenti stanziati ammontano a “oltre 11 milioni di euro” e che “a breve sarà pubblicato l’avviso per ulteriori 8 milioni di euro, previsti dal Pnrr, a favore della digitalizzazione della catena logistica con riferimento agli interporti”.
A essere interessati da questa nuova tranche di sostegno finanziario, che attinge a risorse del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese previste all’articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 e successive modifiche ed integrazioni, sono innanzitutto gli interporti di Torino, di Bologna, di Novara, di Padova, di Portogruaro, di Venezia e al Quadrante Europa di Verona, ognuno dei quali destinatario di contributi dell’importo di un milione di euro. All’interporto di Rovigo andranno inoltre 925mila euro, mentre quello di Livorno ne riceverà 900mila. Altri 882.536 euro andranno all’interporto di Nola, mentre 740mila euro andranno al Cepim – Interporto di Parma e infine 704.834 euro raggiungeranno lo scalo di Cervignano.
Le firme di oggi arrivano a una decina di mesi di distanza dalla pubblicazione del relativo bando da parte del Ministero, che metteva a disposizione complessivamente 15 milioni di euro a supporto di quelle realtà che non avevano beneficiato del primo giro di finanziamenti (del giugno 2020), sia perché non avevano potuto presentare domanda oppure le cui domande non erano state ammesse per mancanza di requisiti. Secondo quanto chiarito all’epoca, le risorse andranno a supportare interventi di durata massimo biennale con l’obiettivo di sviluppare la sostenibilità ambientale-energetica e l’eliminazione dei colli di bottiglia, o per l’adeguamento fasci di arrivo/partenza, presa/consegna e carico/scarico agli standard, per realizzare (o ampliare) piazzali o strutture quali officine riparazione carri.
FerCargo plaude con soddisfazione la sentenza del TAR Piemonte che ha accolto il ricorso di FerCargo dichiarando l’illegittimità ed annullando il sistema delle penali di confine poiché non rispettano i principi del Performance regime.
Il sistema delle penali al confine è da anni una tematica sulla quale FerCargo sta lavorando attivamente e l’accoglimento della richiesta è da valutarsi positivamente, poiché premia le imprese virtuose e penalizza i ritardi causati dal gestore.
Presidente Legnani, FerCargo, alla Conferenza ”Il trasporto merci via ferrovia come principale leva per la decarbonizzazione dei trasporti”
Il presidente Legnani è intervenuto alla Conferenza organizzata dalla Regione Emilia-Romagna sul tema ”Il trasporto merci via ferrovia come principale leva per la decarbonizzazione dei trasporti”, che si è tenuta nella giornata odierna, ed ha ribadito la necessità che gli interventi infrastrutturali siano accompagnati da una politica di sostegno al settore ferroviario merci che non può perdere quote di mercato in questa fase caratterizzata dall’impatto sul servizio dei cantieri per il potenziamento della rete e delle emergenze legate alle interruzioni e limitazioni di capacità delle linee di valico. Legnani ha espresso apprezzamento per l’attenzione della Regione al settore.
INTERVENTO PRESIDENTE FERCARGO A MERCINTRENO 2023
Efficacia del PNRR richiede un adeguato supporto del servizio
Il Presidente di Fercargo-Confederazione del cargo ferroviario Legnani, intervenendo a MercinTreno ha sottolineato che “la necessita di interventi infrastrutturali previsti dal PNRR siano accompagnati da indispensabili politiche di supporto al servizio, perché la competitività del sistema ferroviario consenta di perseguire con successo il riequilibrio modale fissato tra gli obiettivi strategici a livello europeo”.
Prosegue poi Legnani che le misure devono avere carattere strutturale, temporalmente coerente con la pianificazione degli interventi sulla rete.
In particolare, ha sottolineato l’esigenza di provvedimenti compensativi dei maggiori costi derivanti dall’impatto dei cantieri e delle criticità che si sono manifestate recentemente sui valichi e su alcune direttrici fondamentali per il trasporto merci.
Provvedimenti compensativi che devono prioritariamente intervenire sul costo del pedaggio con soluzioni semplici e tempestive.
Conclude Legnani ribadendo che è anche necessario superare i provvedimenti contraddittori con l’obiettivo di sviluppo del settore che riguardano, in particolare, l’eliminazione dell’agevolazione delle accise sul gasolio e il pagamento ART applicati soltanto al settore ferroviario e le penali al confine.
L’incontro si terrà a Roma, in via Via Giovanni Giolitti 36 – Mercato Centrale – Spazio Fare – Roma Termini.
In allegato il programma definitivo
SUL SITO DEL MIT (TEMI-TRASPORTI-AUTOTRASPORTO MERCI-DOCUMENTAZIONE-FERROBONUS) È STATA PUBBLICATO IL DECRETO DIRETTORIALE 33/2023 DI ATTUAZIONE DEL DECRETO INTERMINISTERIALE 30.08.2023, N. 134/2023
Dal 21 ottobre 2023, che coincide anche con la data di pubblicazione del Decreto Direttoriale n 33/2023 sul sito del MIT, le imprese interessate possono presentare domanda di accesso ai contributi, utilizzando la modulistica ad esso allegata e secondo le modalità che in esso sono riportate.
Le domande per l’ammissione agli incentivi dovranno essere presentate entro venti giorni dalla pubblicazione del bando in questione (a decorrere quindi dal 21 ottobre 2023) e dovranno essere trasmesse esclusivamente a mezzo PEC al seguente indirizzo: dg.sli@pec.mit.gov.it
Per ulteriori informazioni:
Confederazione del Cargo Ferroviario
Via Guido d’Arezzo 2 – Piazza Verdi
00198 – ROMA
Email: info@confercargo.it
Gli Associati
Assorotabili – Associazione dei Costruttori, Asset Manager e Manutentori di rotabili ferroviari nel trasporto ferroviario delle merci.
FerCargo – Imprese Ferroviarie nel Trasporto Merci
FerCargo Manovra – Associazione degli Operatori di Manovra Ferroviaria nel Trasporto Merci
FerCargo Terminal – Associazione dei Terminali e Raccordi Ferroviari Italiani